Se
oggi conosciamo come era strutturato il brigantaggio, le sue "leggi"
e la vita del più celebre tra di essi, il Principe dei briganti
Antonio Gasbarrone, dobbiamo ringraziare l'anima acculturata della
banda "Gasperone", il brigante Pietro Masi. Nato a Patrica
il 29 giugno del 1801, Masi malvolentieri scelse questa vita da
fuorilegge a seguito di un omicidio compiuto in un momento d'impeto
nel 1824 che gli fece lasciare moglie e figlio per girovagare prima
per le montagne del basso Lazio fino a trovarsi con i briganti.
Da
"Memorie di Gasparone" di Pietro Masi
Avvertimento
dell'autore
" Nel corso di questa storia dovrò citare
parecchie ordinanze ufficiali di Governo, copiate da me su originali
stampati la cui autenticità non è da mettere in dubbio.
Probabilmente con interesse, si potrà leggere nell'ottavo capitolo
la seconda parte del famoso editto del cardinal Pallotta, relativo al
brigantaggio.
Prima di cominciare il racconto prego il lettore di voler scusare i numerosi errori di stile e di ortografia che possono essere sfuggiti ad un disgraziato prigioniero come me.
A questo lettore felicità e salute! "
Prima di cominciare il racconto prego il lettore di voler scusare i numerosi errori di stile e di ortografia che possono essere sfuggiti ad un disgraziato prigioniero come me.
A questo lettore felicità e salute! "
Pietro Masi
dal
Forte di Civitacastellana
1861
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